Stamattina a Roma, presso l’auditorium dell’Ara Pacis, Matteo Renzi ha presentato il suo nuovo libro, titolato “Oltre la rottamazione”.
Un bellissimo incontro, con l’utilizzo di filmati e immagini già sperimentato in occasione della campagna per le primarie, nel quale in buona sostanza Renzi ha presentato il suo manifesto politico per il centrosinistra che ha in mente.
Ho scritto al riguardo un tweet ironico appena terminato l’incontro, che diceva “oramai accertato, Renzi è un bazoliano”, per testimoniare ancora una volta come trovi davvero consonante con le mie idee l’impianto complessivo della sua proposta politica, sia nell’analisi della vicenda italiana passata, sia nelle proposte per il futuro.
Solo alcuni cenni. Si è parlato di bipolarismo gentile, per archiviare quello muscolare, esibito e spesso ipocrita vissuto in questi ultimi anni, di sistema fiscale da riformare profondamente, di riforme istituzionali a partire dalla eliminazione del bicameralismo perfetto, di lavoro e innovazione, di occasioni e opportunità, di leadership, talenti e merito.
Ma si è soprattutto dato il senso della fiducia, della voglia di ridare energia e speranza al nostro paese, dell’obiettivo di fare dell’Italia la locomotiva d’Europa entro i prossimi dieci anni.
Questo è il senso della proposta, del messaggio di Matteo Renzi, e questo è secondo me anche l’impianto culturale che deve essere fatto proprio dal Partito Democratico.
Ed è per questo che sono convinto e spero che Renzi abbandoni ogni dubbio, e decida di giocare in prima persona il prossimo congresso del PD.
Una sua leadership farebbe nascere davvero il Partito Democratico che avevamo immaginato solo pochi anni fa.
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