Dunque Maroni e la Lega di Salvini, che sentono il vento in poppa e vogliono sfruttare l’occasione, non esitano ad abusare del loro ruolo istituzionale, minacciando di ridurre i trasferimenti da parte di regione Lombardia ai comuni che si offrano di accogliere nuovi richiedenti asilo.
Una minaccia assurda e indebita, che balla pericolosamente su ben precise fattispecie di reato, come l’abuso d’ufficio.

E tanto più insopportabile se si guarda al livello di ipocrisia e al tasso di cinismo che la contraddistingue.

Non certamente da oggi (e ancora lo sarà a lungo) il fenomeno delle ondate migratorie dalle periferie del mondo costituisce un enorme problema, con implicazioni politiche e democratiche delicatissime. 

E tutti i governi hanno dovuto fare i conti con la questione, a partire da quelli orgogliosamente partecipati dalla Lega, sotto i quali (ma guarda un po’!) sono state fatte le due più grandi sanatorie della storia, nel 2002 e nel 2009, con le quali centinaia di migliaia di immigrati sono di colpo passati dallo stato di clandestinità a quello di regolari.

Cinica, dunque, la speculazione politica di oggi.

E ipocrita, nel continuo richiamo ad un principio, quello che intona ‘aiutiamoli a casa loro’, da parte di chi ha sempre ridotto, fino a ridurle quasi a zero, negli anni in cui ha governato, le risorse destinate alla cooperazione con i paesi in via di sviluppo.

Tanto per chiarirci, la quota di Pil destinata dall’Italia a tali obiettivi, su un target che i paesi ocse hanno fissato allo 0,7%, è arrivato allo 0,12%, il livello più basso, nel 2012 ossia alla fine degli anni di governo a trazione leghista. 

Ora, io lo so bene che il tema immigrazione non può essere affrontato all’insegna di un buonismo di facciata che rischia di essere così impopolare da produrre più danni che benefici.

Anzi, sono convinto che solo politiche limpide ma assai rigorose possono consentire di gestire in modo efficace il fenomeno.

Ma ciò non toglie che l’opportunismo, il cinismo e l’ipocrisia della lega mi provochino un lieve senso di nausea.