Vedete questa foto?

È una statistica ufficiale della camera dei deputati, e la più clamorosa smentita ad una delle tante sciocchezze che si sentono sulla riforma costituzionale.

Ogni tanto si sente dire infatti che circa il 70% delle leggi approvate dal parlamento non fa alcuna navetta tra camera e senato, cioè viene approvata immediatamente nello stesso identico testo dalle due camere. Il che costituirebbe la prova che il ping pong tra le due camere non costituisce un problema per la legislazione italiana.

La premessa è vera, ma la conclusione è falsa.

La statistica descritta nella fotografia ci consente infatti di scoprire che di tutte le leggi approvate in questa legislatura, quasi il 40% sono leggi di ratifica di trattati internazionali, e circa il 27% sono conversioni di decreti legge.

Ora, le leggi di ratifica sono testi di una riga, con allegato il trattato internazionale di cui si tratta: dunque sono leggi che per forza di cose vengono approvate nello stesso testo, e senza alcun cambiamento, dalle due camere.

Le leggi di conversione dei decreti legge sono invece quelle che devono essere approvate entro 60 giorni dall’emanazione del decreto, pena la perdita di efficacia: il che comporta che esse vengono esaminate ed emendate da una sola camera, e l’altra le approva come arrivano, non essendoci tempo sufficiente.

Il 33% delle leggi rimanenti, quelle dunque che non sono né ratifiche di trattati, né conversioni di decreti legge, rappresentano l’intera legislazione per così dire ordinaria.

È vero dunque che circa il 70% delle leggi viene approvato senza alcuna navetta tra camera e senato. Ma è vero che si tratta di leggi particolari e che, pertanto e di conseguenza, praticamente tutta la legislazione ordinaria sconta il continuo, inutile, anacronistico e costoso ping pong tra le due camere che si palleggiano i testi tre, quattro volte prima dell’approvazione definitiva.