Onestamente non credo che la strage perpetrata ieri in tribunale dall’imputato di un processo debba essere enfatizzata o colorita di chissà quali significati. È un terribile episodio di cronaca nera, c’è un assassino. Punto.
Ma se proprio vogliamo tentare un’analisi, io partirei dalle parole dell’assassino, che ha dichiarato che voleva “vendicarsi”.
Già, l’ira vindice, lo spirito vendicativo, la giustizia moralizzatrice.
Pulsioni sempre presenti nella società, che qualcuno da tempo alimenta e sfrutta. Ecco, se proprio vogliamo, interroghiamoci su questo, tutti, politica, media, magistratura.
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