Mentre si discute nella formazione delle liste per le prossime elezioni, la commissione giustizia continua a lavorare, anche a camere sciolte, per concludere alcuni importanti provvedimenti.

Oggi abbiamo svolto alcune audizioni di magistrati, avvocati, esperti, professori, sullo schema di decreto legislativo recante la riforma dell’ordinamento penitenziario, in attuazione della legge delega sul processo penale approvata nell’agosto scorso.

Si tratta del completamento e del coronamento di un percorso legislativo ambizioso e lungimirante, che punta ad innovare profondamente l’ordinamento penitenziario che oggi è regolato da una normativa risalente a 40 anni fa, e che si propone di dare piena attuazione al principio costituzionale della finalità rieducativa della pena.

Un principio che può essere assicurato solo da un trattamento individualizzato del condannato, che superi automatismi e preclusioni, ed incentivi sotto un rigido controllo giurisdizionale le misure alternative alla detenzione come forma di espiazione della pena, nella consapevolezza che un condannato recuperato alla società civile garantisce molto più la sicurezza collettiva di uno che scontata la pena torna a delinquere.

Si tratta dunque di un provvedimento molto ambizioso, che rappresenta un enorme passo avanti del nostro sistema penale, su cui daremo il nostro parere definitivo la settimana prossima.

Ne riparleremo.