L’antefatto è descritto qui
Il processo istruito contro la finanza mondiale dalla solerte e patriottica procura di Trani si è concluso ieri.
E si è concluso in modo non difforme da ciò che era lecito attendersi, vale a dire con l’assoluzione dei responsabili di Standard & poor’s e di Fitch, accusati dagli integerrimi procuratori della cittadina pugliese di aver scientemente abbassato il rating dell’Italia per fini speculativi o politici o altro.
Secondo voi, il pubblico ministero che ha impegnato in due anni di indagine la procura, che ha investito soldi e mezzi dello stato per seguire le sue tesi, che ha anteposto la lotta alla finanza mondiale cattiva rispetto a quella alle emergenze del suo territorio, e che alla fine si è trovato con un pugno di mosche in mano, sarà in qualche modo ripreso o condizionato o penalizzato per questo esito?
Risposta facile: no, non solo non subirà conseguenze, ma anzi la sua notorietà e così la sua carriera farà certamente un balzo in avanti.
Quanti danni produce alla credibilità della giustizia italiana, e più in generale del nostro paese, delle nostre istituzioni, questo uso spregiudicato e irresponsabile dei poteri e delle prerogative della pubblica accusa?
Ah dimenticavo: il pm si è presentato in aula, il giorno dell’arringa, di fronte a fotografi e telecamere accorsi per l’occasione, con una cravatta tricolore.
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