Dopo un lavoro durato ininterrottamente per due giornate, compresa una seduta notturna protrattasi fino alle 2, in commissione giustizia abbiamo licenziato il testo di conversione del decreto legge n. 83 /2015, che andrà in aula per la definitiva approvazione la prossima settimana.
È un testo articolato e complesso, che contiene molte interessanti novità in materia fallimentare, in materia esecutiva, e di organizzazione della giustizia, nel quale ho messo il mio zampino con numerosi emendamenti che sono stati accolti.
Elenco in modo un po’ sommario le novità più importanti:
– introduzione del principio delle offerte concorrenti, e delle proposte concorrenti, nel concordato preventivo, e modifica del silenzio assenso per conteggiare i voti dei creditori;
– nuovo accordo di ristrutturazione riguardante i debiti finanziari;
– significativi miglioramenti e affinamenti nei procedimenti esecutivi;
– estensione del processo civile telematico, e dotazione di risorse aggiuntive (pari a oltre 44 milioni di euro nel 2015) per il completamento della digitalizzazione;
– risorse aggiuntive (circa 33 milioni di euro) per la riqualificazione del personale nonché dei cosiddetti precari della giustizia, da destinare prioritariamente al rafforzamento dell’ufficio del processo;
– acquisizione di 2000 unità provenienti dalle province da inquadrare nell’amministrazione giudiziaria, con impegno di spesa nell’ordine del 45 milioni di euro.
Faticosamente, tortuosamente ma con costanza e coerenza la riforma della giustizia prosegue, con interventi mirati e puntuali.
Sono fiducioso, è davvero la volta buona.
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