«Scommetto che questa giornata trascorsa nella vostra città servirà a Brescia e ai bresciani». Se ne è detta certa Paola De Micheli, vice capogruppo PD alla Camera, che ha sintetizzato così il senso dell’iniziativa voluta dal Gruppo parlamentare Democratico di Montecitorio che ha scelto la Leonessa come prima tappa di un tour itinerante per discutere i temi legati all’ambiente. Una scelta indicativa di quanto Brescia sia diventata una sorta di archetipo di tutte le criticità possibili collegate ai danni provocati da forme di industrializzazione selvaggia, incuante dei danni che la produzione può arrecare. «Sono grato per averci scelto come realtà in cui fare il punto dei lavori parlamentari», ha affermato Emilio Del Bono, presente all’hotel Vittoria per un breve saluto ai partecipanti ai lavori, «le uniche interviste che ho rilasciato ai media nazionali da quando sono sindaco, hanno riguardato la nostra situazione ambientale, non l’ho gradito molto». Il sindaco ha approfittato dell’occasione per perorare la causa della città: «Per ciò che concerne la questione delle bonifiche, ci troviamo spesso a camminare in un via crucis, costellata da ritardi e lungaggini, a dispetto dei cittadini che hanno il diritto di avere tempi certi, viceversa si generano sentimenti di disillusione e si alimentano leggende metropolitane legate a dietrologie senza fondamento. Il legislatore ha il dovere di snellire il percorso da compiere, non per scavalcare gli Enti competenti ma per circoscrivere i tempi».
«In questo nostro primo an-no», ha proseguito il sindaco, «abbiamo cambiato ritmo, accelerato pratiche che giacevano da anni, sarò soddisfatto solamente quando calpesterò il primo metro quadrato di terreno bonificato».

La «Dodici Ore» dei deputati Dem, guidati dai «padroni di casa» Miriam Cominelli e Alfredo Bazoli, è cominciata ieri mattina con una serie di incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria, delle parti sociali, dei sindacati e del mondo ambientalista. «Il dialogo con tutti gli attori coinvolti è necessario», ha rilevato Cominelli, «abbiamo ascoltato la rappresentazione di un quadro che va affrontato con strumenti legislativi adeguati, alcuni già licenziati da uno dei rami del Parlamento e il cui effetto genererà ricadute positive».

Tra queste misure compare indubbiamente la legge, in attesa di essere approvata anche dal Senato, che istituisce il concetto di danno e di disastro ambientale, una norma la cui discussione ha avuto per protagonista Bazoli, il quale, affrontando il nodo della semplificazione burocratica, ha sottolineato: «Anche sulle questioni ambientali è obbligatoria e decisiva e deve riguardare pure i controlli, oggi ritenuti eccessivi ed estremamente parcellizzati». Secondo Chiara Braga, responsabile ambiente PD, «il lavoro parlamentare che svolgiamo, alla Camera e al Senato, ha prodotto provvedimenti che arrivano in Aula dopo una lunga preparazione e condivisione». «Il nostro approccio», ha insistito, «non è mai dettato dall’appartenenza ideologica e non guarda alla costruzione del consenso, è basato sulla volontà di superare la contrapposizione tra crescita, sviluppo e qualità della vita dei cittadini». Sulla stessa falsariga è apparso Alessandro Bratti, anch’egli deputato Dem: «Consideriamo l’ambiente il nostro principale bene comune e lo vediamo come una straordinaria occasione di sviluppo, declinato sulla green economy e su tutto ciò che l’accompa- gna».

Tratto da Bresciaoggi – Sabato 14 Giugno 2014 – Autore: Mauro Zappa